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Mole per Rettifica Interna

Per eseguire lavorazioni di rettifica interna, grana, durezza e struttura della mola vanno scelte con accuratezza, tenendo presenti le particolari condizioni e caratteristiche.
In generale si devono usare durezze inferiori e strutture più aperte di quelle richieste nella molatura cilindrica. Inoltre è da considerare che, se si aumenta la velocità del pezzo, la mola è sottoposta a sollecitazioni più forti e quindi deve avere una durezza maggiore, se invece si aumenta la velocità della mola, questa deve essere più tenera. Una buona velocità del pezzo si aggira sui 4-5 metri al secondo.
I limiti di velocità della mola sono indicati dal fabbricante ed è opportuno attenersi a tali istruzioni. Anche se si tratta di mole molto piccole, gli effetti della forza centrifuga sono importanti. Si deve tener presente che, quanto più piccola è la mola, tanto maggiori sono gli inconvenienti che derivano dal suo logorio. La mola piccola si consuma più in fretta e talvolta basta una riduzione di diametro anche solo di 2-3 millimetri per renderla inadatta alla lavorazione.
Se la mola è troppo dura, se ne devono arrotondare leggermente gli spigoli con un ravvivatore abrasivo. Se la mola è troppo tenera, non tiene la passata ed il foro risulta conico. Un foro ovale può indicare che il pezzo è stato spostato nel fissaggio o che il dispositivo rotante è squilibrato. In tal caso occorre allentare i morsetti e fissarli di nuovo prima del termine della molatura.
Le rigature possono derivare dal fatto che la mola è troppo tenera: i grani si staccano, ma trovano difficoltà a liberarsi dal contatto e continuano a girare fra la mola ed il pezzo. In tal caso, è necessario usare una mola più dura.
Con le macchine automatiche e semiautomatiche, fornite di dispositivi di misurazione, a causa del movimento laterale più veloce e della ravvivatura automatica della mola ad ogni pezzo, le mole devono essere più dure. Conviene, ove possibile, usare una struttura aperta per poter eliminare i trucioli e facilitare il raffreddamento. Nella rettifica interna, infatti, il problema del raffreddamento è piuttosto importante, sia per lo stretto contatto tra mola e pezzo, sia perché lo spazio è ristretto e la visibilità ridotta. La scelta del refrigerante è dunque rilevante. È però difficile fornire consigli di carattere generale ed ogni lavorazione va considerata singolarmente. Un buon refrigerante, oltre che raffreddare la mola ed eliminare i trucioli, riduce la potenza assorbita, permette di ottenere una finitura migliore ed aumentare la produzione.